ARREDAMENTO ANNI SETTANTA NELLE RIVISTE

Forse vi è capitato di imbattervi in qualche rivista di arredamento degli anni 70. Se vi è successo, probabilmente sarete rimasti colpiti dalla attualità delle pagine e dei servizi proposti, e le avrete continuate a sfogliare con curiosità e piacere.

Non solo la grafica di quegli anni era caratterizzata da forme e colori così originali e lineari che ancora oggi ci sorprendono, ma le pagine presentano di interni di case meravigliose, dove ogni oggetto è un assoluto protagonista.

DOMUS, la rivista di architettura e design più influente al mondo, nel luglio del 1976 vede affiancarsi  a Gio Ponti Cesare Maria Casati come direttore responsabile. Tra le rubriche che caratterizzano questo periodo le “Memoires di panna montata”, diario di viaggio di Ettore Sottsass, e le “Lettere” al mondo dell’arte di Pierre Restany. La rivista diventa internazionale, fino ad assumere l’attuale struttura bilingue, italiano e inglese. Nel dicembre del 1978 Domus festeggia i 50 anni con una mostra al Palazzo delle Stelline di Milano.  In quegli stessi anni post 68, la rivista ABITARE, passa dalla stampa offset a quella a rotocalco, cioè passa dalla media tiratura alla grande diffusione e compie, per prima in Italia il passaggio di un mensile specializzato in architettura degli interni e in design al campo della grande comunicazione, con una impaginazione più aperta e movimentata al servizio anche del grande reportage fotografico non specialistico.

Dal 1970 il design radicale trova ampio spazio nelle pagine della rivista CASABELLA, diretta da Alessandro Mendini che aderisce al movimento. Nel 1976 la rivista cambia editore, passando al Gruppo Editoriale Electa, e viene  diretta da Tomás Maldonado.