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Tavolino da caffè 1960, Sormani

Così, di solito va a finire che mangiamo sul TAVOLINO DA CAFFÈ in salotto. Se il tavolino è pieno di roba mangiamo per terra. Se anche il pavimento del salotto è coperto di piatti del giorno prima, mangiamo sul letto.

Dave Eggers Opera struggente di un formidabile genio, 2020

Nel 1961, in provincia di Como, più precisamente ad Arosio, viene fondata un’azienda di arredamento completamente automatizzata, dotata dei macchinari più all’avanguardia per l’epoca, destinata a riscuotere nel giro di qualche decennio un grande successo, sia in Italia sia all’estero.
Il fondatore, Luigi Sormani, che nel 61 ha appena 29 anni, si appassiona a materiali inediti, come il legno di palissandro brasiliano importato e, successivamente, alla plastica e all’alluminio estruso.
Verso la fine degli anni Sessanta, Sormani si espande e raggiunge il mercato americano e quello giapponese. Intanto avvia una serie di importanti collaborazioni con designer italiani, tra cui Joe Colombo, Gio Ponti, Carlo De Carli, Claudio Salocchi, Cesare Casati, Emanuele Ponzio, Nani Prina, Antonello Mosca, Fabrizio Cocchia, Gianni Songia, De Pas, D’Urbino, & Lomazzi, Studio A.R.D.I.T.I., Studio ABC (Achilli, Brigidini, Canella); e con gli stranieri Richard Neagle e Pierre Cardin.
I suoi oggetti sono ospitati oggi nelle collezioni di molti musei del mondo, tra cui il MoMA di New York, ed il National Museum of Modern Art di Kyoto.

Dettagli del prodotto
Dimensioni: 129 x 86 x 35cm
Materiali: legno di pallissandro
Produzione: Sormani, 1960
Disponibilità: Disponibile

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